Glossario della liturgia
i termini usati (o desueti) nella liturgia - il segno
indica il riferimento ad una parola del glossario
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - Z
- A
- Accolito
- Esercita un ministero liturgico: aiuta il sacerdote e il diacono, prepara
l'altare e i vasi sacri, e, come ministro straordinario, distribuisce la Comunione
ai fedeli.
- Agnus Dei
- ultimo canto dell’ordinario della Messa
.
- l'Alba
- Veste simile al camice ma senza scollatura, generalmente
chiudibile con una cerniera lampo.
- Alleluia
- acclamazione che riprende una locuzione ebraica che significa “lodate Dio”.
- - è un’acclamazione inserita in molti canti liturgici,
sempre a conclusione dei brani nel
tempo pasquale
.
- - canto interlezionale
della Messa.
- Ambone
- Luogo elevato, dotato di leggio, da cui si svolge la proclamazione dei testi
biblici, del salmo responsoriale e dell’Exultet pasquale; è anche il luogo dell’omelia
e delle intenzioni per la preghiera dei fedeli.
- l'Amitto
- Panno bianco da applicare intorno al
collo, quando il camice non copre completamente l’abito comune del sacerdote.
- Anno liturgico
- il ciclo delle celebrazioni liturgiche che ha come centro la
Pasqua
cristiana. Si articola in tempi forti
(Avvento
,
Tempo di Natale
,
Quaresima
,
Tempo Pasquale
) e in
tempo ordinario
.
- Antifona
- brano musicale relativamente
breve che si canta, solitamente, collegato a un salmo. Nell’uso moderno
l’antifona è cantata prima del salmo e alla sua conclusione dopo il
Gloria Patri
. Ci sono antifone con versetti e antifone molto lunghe autonome, cioè
prive di salmodia. Le antifone con salmi si trovano sia nella liturgia delle
Ore
, sia nella
Messa
(introito
,
comunione
).
- Antifonario
- a) dell’officio: libro con le
melodie delle antifone
e dei responsori
, spesso anche dei
versicoli. Talora sono presenti anche le melodie integrali del salmo
invitatorio. Degli altri salmi, cantati in corrispondenza con le antifone, si dà
il solo incipit testuale e la
differentia
.
Raramente sono indicati gli
inni e, in tal caso, con il solo incipit o la sola prima strofa.
- b) Antifonario
della Messa e dell’Ufficio: libro onnicomprensivo dei canti sia della Messa che
liturgia delle Ore. E' la tipologia comune nelle tradizioni liturgiche
ambrosiana e ispanica dove il libro contiene i testo dei canti con notazione
musicale. Nella liturgia romana questo libro liturgico è
un'eccezione.
- Apostoli
- i primi (dodici) seguaci di Cristo “inviati” a predicare il regno di Dio secondo
l’insegnamento del Maestro Gesù.
- Aspersorio
- Ciuffo di crini, o piccola spugna chiusa in una sfera metallica cava
e perforata, usato per l'aspersione con acqua benedetta.
- Avvento
- periodo di preparazione al
Natale
;
inizia 4 domeniche prima della festa
nel rito romano (6 domeniche nel rito ambrosiano).
- B
- Battistero
- Cappella per il Battesimo, per lo più rotonda o ottagonale; di regola
fa parte del complesso architettonico delle antiche chiese episcopali. Nelle
chiese parrocchiali si trova normalmente solo un fonte battesimale.
- Benedictus
- cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79); si canta nella sezione finale delle
Lodi
.
- Bibbia
- i libri ritenuti ispirati da Dio
e raccolti in due serie: l'Antico Testamento - corrispondente più o meno alla
Bibbia ebraica - e il Nuovo Testamento. Negli esemplari dei secoli XIII e XIV
spesso nell’Antico Testamento manca il
salterio
; talora invece il
salterio di una Bibbia completa presenta integrazioni liturgiche
(cantici
per le Lodi
,
per le litanie
...).
- Breviario
-
- raccolta di tutti i brani per
la celebrazione della liturgia delle Ore. Dopo il
temporale
,
santorale
il
(proprio e comuni),
dedicazione
della chiesa e ufficio dei morti, ci sono
di solito formule per le commemorazioni / suffragi, le benedizioni per i
lettori...
- C
- Cadenza
- formula musicale di riposo che
si trova alla conclusione di frasi melodiche sia alla fine di un brano (cadenza
finale), sia all’interno di un pezzo (cadenza mediana). Una cadenza mediana
conclude il primo
emistichio
della
tempo
salmodia.
- Calendario
- prospetto dei giorni
dell'anno da gennaio a dicembre con l'indicazione dei santi (per lo più uno solo
o una coppia) di cui si celebra la festa o la memoria. L'indicazione del giorno
segue il calendario civile romano. Diversi tipi di integrazioni (colore
dell'inchiostro, “l(ectiones) IX o XII”, termini come duplex maius) evidenziano
i santi che godono di un culto particolare. Il calendario si trova soprattutto
all'inizio di breviari e di messali, ma anche i altre situazioni, come in vari
trattati di medicina (questo fatto si spiega per la presenza nei calendari delle
indicazioni relative ai “dies ægyptiaci”, i due giorni al mese in cui era
sconsigliato fare i salassi).
- calice
- coppa di metallo prezioso con l'interno dorato,
destinato a contenere il Preziosissimo Sangue durante la Messa
- Camice
- Veste per la liturgia, di stoffa bianca. In origine soltanto di
lino, normalmente stretto alla vita da una cintura (cingolo).
A seconda della scollatura vi si può aggiungere un panno attorno
al collo (amitto). In origine, abito di base per tutti gli
inservienti in qualsiasi tipo di celebrazione; oggi viene
spesso sostituito dalla cotta, soprattutto al di fuori della
Messa e in genere per i servizi più umili; la cotta è più corta,
senza cintura e quindi più comoda.
- Cantatorio
- raccolta dei canti della
Messa eseguiti dal solista o dalla schola: responsorio
graduale, tratto,
alleluia, offertorio.
- Cantico
- brano poetico – simile ai salmi - che si trova nei libri biblici ed è utilizzato
nella liturgia delle Ore
.
Ad eccezione
dei cantici Benedictus
,
Magnificat
,
Nunc dimittis
,
che sono tratti dal Vangelo di Luca, gli altri
sono tutti desunti dall’Antico Testamento.
Questi cantici sono cantati alle Lodi
in quarta posizione. Tre altri cantici veterotestamentari sono invece cantati al
IIInotturno
del Mattutino
monastico.
- Cantillazione
- proclamazione del testo biblico su una melodia semplice che prevede
fondamentalmente tre elementi: inizio,
corda di recita
,
cadenza
,
. In
periodi lunghi ci possono essere delle flessioni intermedie della voce, in
corrispondenza di cesure testuali segnate perlopiù dal “;” moderno.
- Cerimoniere
- Colui che è incaricato di preparare le celebrazioni più complesse.
Coordina i diversi servizi e fa' in modo che tutto si svolga ordinatamente e con
tranquillità. Il cerimoniere deve non solo conoscere le norme, ma anche, in base
all'esperienza pastorale, saper aiutare a svolgere i riti in modo fruttuoso.
- Ceroferario
- Ministrante che porta la torcia (candela costituita da più strati
combustibili attorcigliati, per evitare che si spenga).
- Chiave
- segno posto all’inizio del rigo musicale per indicare la posizione di alcune
note di riferimento, di solito il fa (chiave “f”) e il do (chiave di “c”).
- Colletta
- prima orazione all’inizio della Messa, spesso usata anche come preghiera
del giorno nella liturgia delle Ore.
- Compieta
- è l’Ora canonica che conclude la giornata prima del riposo notturno.
- Comune
- raccolta di formulari – sia per la Messa
che per la liturgia delle
Ore
- per varie categorie di santi (apostoli, evangelisti, martiri…).
- Comunione, antifona
di
- canto che accompagna il rito di comunione. Fino al sec. XII
il canto di comunione aveva la medesima struttura dell’introito
:
prevedeva l’alternanza con versetti salmici.
- Comunione
- rito durante il quale coloro che celebrano la Messa (presidente ed assemblea
liturgica) si cibano del corpo e sangue di Gesù Cristo.
- Confessore
- un cristiano che con il proprio comportamento testimonia la fede.
- Corporale
- Piccolo panno di lino su cui vengono posti il
calice
e la
patena
durante la celebrazione della
Messa
, o il Santissimo Sacramento per la custodia
e l’esposizione.
- Corpus Domini/Christi
- festa in onore dell’Eucaristia, si celebra il giovedì dieci giorni dopo
Pentecoste
.
- Cotta
- Sopravveste bianca, spesso ornata di pizzo, lunga fino al ginocchio,
con maniche corte e larghe, da indossare sopra la talare. Viene usata anche dai
ministranti.
- Credenza
- Tavolino situato nel presbiterio, sul quale si posano gli oggetti
necessari alla celebrazione della Messa (calice, corporale) e sul quale può
svolgersi la loro purificazione.
- Credo
-
- professione di fede cristiana. è entrato nella Messa
romana verso il 1015.
- Crocifero
- Inserviente che apre la processione portando la Santa Croce. L’immagine
di Cristo è rivolta in direzione della processione. Solo quando è presente un
arcivescovo, la croce viene portata in modo che questi possa vedere l'immagine
di Cristo.
- D
- Dossologia
- acclamazione con cui si loda e glorifica Dio.
Tutti gli inni
si concludono con una strofa
di dossologia il cui testo varia secondo l’anno liturgico
.
- E
- Emistichio
- metà di un versetto di salmo
.
- Epistola
-
- nella Messa
romana è la lettura prima del Vangelo
, spesso tratta
dalle lettere di san Paolo. La liturgia ambrosiana prevede invece due letture
prima del Vangelo: a) il “profeta” tratta dall’Antico testamento, e l’”Apostolo”
dal Nuovo testamento.
- Epifania
-
- festa del 6 gennaio dove si commemorano
tre “manifestazioni” di Gesù Cristo: l’adorazione dei sapienti Re Magi, il
battesimo nel Giordano e le nozze di Cana.
- Evangeliario
- testo integrale dei quattro Vangeli
(Mt
,
(Mc
,
(Lc
,
(Gv
).
Per una sua utilizzazione liturgica è necessario servirsi di un capitulare
capitulare.
Libro liturgico con il testo dei Vangeli, edito in forma
particolarmente ricca, come merita la sua importanza.
- Evangelistario
- raccolta delle letture
evangeliche della Messa
già selezionate e disposte secondo la successione
dell'anno liturgico del temporale
e delsantorale
.
- F
- G
- Gloria Patri et Filio
- breve forma di lode alla
Trinità denominata dossologia minore; si canta quasi sempre alla conclusione dei
salmi
nella liturgia delle
Ore
e nei canti
antifonici della Messa
.
- Gloria in excelsis Deo
- detto inno “angelico” è un canto della Messa
adattato dal greco in cui
si lodano Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
- Graduale
-
- a) libro con tutti i canti del
proprio della Messa
- antifona d'introito
con il primo versetto
della salmodia ed, eventualmente, il versus ad repetendum;
responsoriograduale
con il suo versetto, tetrattompo
,
alleluia
con versetto,
offertorio
con relativi versetti, antifona di
comunione
.
- H
- I
- Innario
- libro che abbraccia gli inni per
la celebrazione delle Ore
liturgiche. Gli innari possono essere
costituiti da solo testo, ma per lo più presentano la melodia sulla sola prima
strofa - raramente prima del sec. XV su tutto il testo. Alcuni innari presentano
glosse con diverse possibilità di impaginazione.
- Inno
- composizione poetica con strofe identiche nella loro struttura metrica. Ciò
permette di cantare un’unica e medesima melodia su tutte le strofe. Introdotto
nel IV secolo nella liturgia ambrosiana e nel V nelle celebrazioni monastiche,
l’inno è cantato a Roma soltanto a partire dal sec. XII.
- Introito
-
- canto d’inizio nella Messa
romana
(ingressa in quella ambrosiana). è costituito da un’antifona
che si
alterna ai versetti di un salmo eseguito secondo il tono salmodico
corrispondente alla modalità dell’antifona.
Il canto si prolunga per tutto il
tempo richiesto dai riti iniziali. Prima della conclusione, al posto di un
versetto salmodico, s’introduce la dossologia minore
“Gloria al Padre
e al
Figlio…”.
- Invitatorio
- introduzione alla preghiera delle Ore
, è premessa al tempo
Mattutino. Si
compone di un’antifona
che è cantata non soltanto
prima e dopo il
salmo
invitatorio 94 (“Venite exultemus Domino iubilemus Deo salutari
nostro”), ma che è ripetuta anche tra le varie sezioni dello stesso salmo, una
volta a partire dall’inizio, una volta da metà. è questa una reliquia
dell’antica prassi di alternare antifona
e salmi
/cantici
praticata
dalla Chiesa di Roma ancora nel sec. XII (“antiphonare”).
- J
- K
- Kyriale
- raccolta con i canti
dell'ordinario
della
Messa
con musica:
Kyrie
,
Gloria in excelsis Deo
,
Sanctus
,
Agnus Dei
,
Credo
.
A questo canti sono da aggiungersi
le formule di congedo (Ite Missa est, Benedicamus Domino) e due antifone
per la benedizione dell'acqua lustrale (Asperges, Vidi aquam). Nelle raccolte
più antiche i canti dell'Ordo Missæ
sono
raggruppati per categoria e le
melodie sono identificabili grazie al tropo
più comune collegato con lo
stesso brano. Successivamente i canti sono distribuiti in formulari veri e
propri - sino al sec. XVI, ma spesso anche dopo, senza Credo
- che
portano tuttavia un'indicazione specifica della celebrazione: In minoribus, In
Missis defunctorum, De Beata...
- Kyrie eleison
- formula greca (“Signore, misericordia”).
Nella liturgia può essere a) l’inizio di una litania; b) ciò che
oggi resta di una preghiera litanica. Si canta all’inizio della Messa
ed
è costituito da nove invocazioni che si rivolgono al Signore Gesù: tre kyrie,
tre Christe e tre Kyrie. In epoca carolingia il Kyrie
della Messa subisce
due notevoli modifiche: da preghiera rivolta a Cristo diviene preghiera
trinitaria (Padre, Figlio, Spirito Santo) e perde il carattere di supplica per
esprimere soprattutto un’acclamazione di lode.
- L
- Lamentazioni di Geremia
- testo biblico delle lamentazioni - con o senza musica - da cantare nel Mattutino
-
detto delle Tenebræ - nel Triduo sacro
.
- il Leggìo
- Arredo su cui si appoggiano i libri sacri. Si trova normalmente all’ambone
con il Lezionario, alla sede o sull’altare con il Messale.
- Lettore
- Il fedele, uomo o donna, incaricato della lettura dei testi biblici, con
esclusione del Vangelo, può proclamare le intenzioni della preghiera dei fedeli. Dal
1972 è anche un ministero istituito per uomini che abbiano comunque
un’attività a servizio della fede.
- Lezionario
- Libro liturgico contenente le letture della Sacra Scrittura, destinate
alla Messa o ad altre celebrazioni.
- Libri liturgici
- Contengono i testi e i gesti in uso nelle celebrazioni, raccolti
in uno o più volumi.
- Litania
- invocazioni a Dio per
intercessione di santi – disposti secondo categorie (apostoli ed evangelisti,
martiri…) - con formule ripetitive (“Sancte XY, ora pro nobis”).
- Lodi
- Ora cardine della preghiera quotidiana, si celebra all’alba di ogni giorno.
Prevede il canto di cinque unità salmodiche:
3 salmi, 1 cantico veterotestamentario e
un’unità formata dai 3 salmi 148-150.
Nella parte finale c’è il cantico di
Zaccaria (Benedictus
) e la preghiera del
Padre nostro
.
- M
- Magnificat
- cantico di Maria (Lc 1, 46-55), si canta nella sezione finale dei Vespri
.
- Martire
- un cristiano che con il proprio comportamento e con la morte testimonia la fede.
- Messa
- azione liturgica complessa, “fonte e culmine della vita cristiana”, distinta in
due parti principali: a) una sezione didattica incentrata sulla Parola di Dio;
b) la parte sacrificale in cui si fa memoria della morte di Gesù Cristo.
- Messale
- libro onnicomprensivo che
presenta tutti i testi necessari per la celebrazione della Messa
. La
struttura tipo si articola in temporale
(dall'Avvento
al Sabato santo
+
Missæ
Ordo + sezione da
Pasqua
alla fine
dell'anno liturgico
),
santorale
(proprio e comune),
dedicazione
della
chiesa, defunti, messe rituali, votive e ad diversa, benedizioni di persone e
cose.
Libro per la celebrazione della Messa; contiene le orazioni del sacerdote,
quelle fisse e quelle variabili.
- Monastico
- libro liturgico destinato alla
celebrazione di una comunità monastica (perlopiù benedettina o certosina).
Presenta una particolare struttura delle liturgia delle Ore
.
- Mitra
- Copricapo liturgico specifico, proprio del vescovo (e di alcuni abati),
che lo porta durante le processioni, quando sta alla cattedra episcopale, quando
dà una benedizione solenne e durante altre azioni importanti. È costituito dalle
due cornua, parti piatte, a forma di scudo (di fronte e dietro) e da due larghi
nastri ricadenti sulle spalle (vittae).
- N
- Natale
- festa che commemora la nascita di Gesù Cristo, creduto dai cristiani vero figlio
di Dio e vero uomo (25 dicembre).
- la Navicella
- Recipiente così chiamato per la sua forma e destinato a contenere i grani
d’incenso.
- Notturno
- sezione dell’Ora di preghiera canonica Mattutino
.
- Nunc dimittis
- cantico di Simeone (Lc 29, 32), si canta nella sezione della
Compieta
.
- O
- Offertorio
- riti durante i quali si preparano i doni (pane e vino) per il sacrificio
eucaristico.
- Offertorio/Offerenda
- canto eseguito durante il rito omonimo. Nella sua forma evoluta, l’offertorio ha
assunto la forma di un vero e proprio responsorio
con versetti. Dopo il
sec. XII i versetti – tramandati prima da allora soltanto da una parte della
tradizione libraria – scompaiono dall’uso e dai codici liturgici.
- Omeliario
- raccolta delle prediche e dei
commenti degli antichi scrittori ecclesiastici: spesso costituiscono dei
lezionari
"patristici" da
leggersi al mattutino quale commento al
giorno/tempo liturgico (II notturno
) o alla
pericope
evangelica
del giorno (III notturno
).
- Orazione
- preghiera liturgica in cui la Chiesa si rivolge a Dio Padre per Cristo nello
Spirito Santo.
- Ordinario della Messa/Ordo Missæ
- testi quadro e norme relative alla celebrazione della Messa.
- Ore
- sono momenti di preghiera ufficiale della Chiesa, distribuiti lungo l’arco di
tutta la giornata. Tutte le ore, che si chiamano anche ore canoniche, hanno la
medesima struttura: introduzione, canto di salmi
con relativa
antifona
, letture con i
rispettivi responsori
, conclusione.
- Ore minori
- sono Ore
canoniche di lunghezza relativamente breve (solo tre
salmi):
Prima
,
Terza
,
Sesta
,
Nona
.
- ostensorio
- Arredo che consente di esporre il Santissimo Sacramento per l’adorazione.
- P
- Palla
- Piccola tela inamidata di forma quadrata collocata, prima
dell'offertorio, sopra la
patena
dove si trova
l'ostia e, dall'
offertorio
in poi, sopra il calice
.
- Palme
- domenica prima di Pasqua, inizia la Settimana santa
.
- Pasqua
- domenica in cui si fa memoria della risurrezione dai morti di Gesù Cristo. È la
prima domenica dopo la luna piena di primavera.
- Passio (Domini Nostri Iesu Christi)
- racconto della passione del Signore Gesù secondo i
quattro evangelisti.
Il Passio si canta in modo solenne nella
Settimana santa
.
- pastorale
- Bastone del vescovo
- Patena
- Piatto rotondo di metallo usato nella messa per contenere l'ostia sia
prima che dopo la consacrazione
È leggermente concava o ha, nel mezzo, un disco un poco incavato.
Viene posto sopra il calice coperto dalla palla
,
sia dall'inizio della messa all'offertorio, sia dopo la comunione.
- Pentecoste
- la domenica che conclude i 50
giorni del tempo pasquale. Nella Chiesa cristiana commemora il dono dello
Spirito Santo. è il punto di riferimento per il tempo liturgico ordinario,
segnato dalle domeniche (I, II, III…) dopo Pentecoste.
- Pericope
- brano di un testo biblico adattato per la lettura durante la liturgia
(es. pericope evangelica).
- Pianeta
- Paramento che il sacerdote celebrante indossava sopra il camice e la stola.
è confezionato nei vari colori liturgici.
- Pisside o ciborio
- Contenitore per la custodia o il trasporto della Santa Comunione
sotto le specie del pane. Originariamente una scatola provvista di coperchio, cui
nel periodo gotico si aggiunse un sostegno rendendola sempre più simile a un calice,
ma con la coppa più grande e panciuta e con un coperchio sormontato da
una croce; dve essere in metallo nobile, con l'interno della coppa
dorato.
- Piviale
- Veste liturgica usata originariamente per le processioni (pluviale = mantello
da pioggia con cappuccio) e in seguito anche per la Liturgia delle Ore nelle feste
solenni e per la celebrazione dei Sacramenti al di fuori della Messa e per la
benedizione col Santissimo Sacramento.
- Pontificale
- rubriche e testi relative alle azioni liturgiche presiedute da un vescovo.
- Prefazio
- preghiera in tono
lirico che si conclude con il canto del Sanctus
: l’intero blocco
(prefazio + Sanctus) serve da introduzione alla preghiera eucaristica, la parte
centrale della celebrazione della Messa
.
- Presbiterio
- Nelle basiliche, la zona dell’altare che per motivi pratici è stata
delimitata ben presto da cancelli, dai quali in seguito si è sviluppata la balaustra
per la distribuzione della Comunione, e in Oriente l’iconòstasi. Oggi il presbiterio
deve venir posto convenientemente in evidenza rispetto al resto del vano, mediante
un leggero rialzo, o disposizione e arredo particolari; deve inoltre offrire spazio
sufficiente a permettere il degno svolgimento della liturgia. li termine indica
anche l’insieme dei sacerdoti di una diocesi, che guidano la Chiesa facendo capo
al vescovo.
- Prima
- Ora canonica
celebrata verso le 7, 00. Al suo interno ha preso corpo un’azione supplementare
l’ufficio del capitolo.
- Processionale
- raccolta dei canti –
perlopiù antifone
e
responsori
- da eseguire durante le liturgie
itineranti (Purificazione
il 2 febbraio, domenica delle Palme
,
Rogazioni...). Oltre ai processionali con i canti, ci sono libri processionali
con i soli testi delle letture o dei soli brani
eucologici.
- Proprio dei santi
- sezione dei libri liturgici con i formulari di singoli santi.
- Pulpito
- Luogo della predicazione, sistemato per lo più contro una colonna o sul
lato più lungo della navata centrale della chiesa.
- Purificatoio
- Piccolo panno di lino, dalla forma e dalla misura di un fazzoletto,
che serve ad asciugare il calice, a pulire la patena e il bordo del calice nella
Comunione al calice. Viene portato all’altare insieme al calice durante la
presentazione dei doni.
- Purificazione
- festa del 2
febbraio in cui si commemora a) la presentazione di Gesù al Tempio; b) la
purificazione di Maria di Nazareth secondo le norme rituali della tradizione
ebraica
- Q
- Quaresima
- tempo di preparazione alla Pasqua
, dura 40 giorni a partire dal mercoledì
delle ceneri.
- R
- Responso
- prima parte di un responsorio
.
- Responsorio
- canto che segue una lettura. Nel Mattutino
i responsori sono di tipo
“gallicano” e presentano la cosiddetta tempo
. Dopo il canto
della prima sezione responso
, segue il
versetto
; il brano si
conclude con la ripetizione della sezione finale del responso iniziale che si
chiama repetenda
. Questa forma di canto responsoriale si trova sia a
Milano che a Roma nella liturgia delle Ore nei responsori che seguono le letture
e nella Messa
nel canto dell’offertorio
.
- Rituale
- Libro liturgico per la celebrazione dei Sacramenti e dei Sacramentali; è
pubblicato in singoli libri separati.
- S
- Sabato santo
- precede la domenica di Pasqua, ultimo giorno del Triduo sacro
.
- Salmodia
- canto dei salmi
e dei
cantici
biblici secondo particolari
melodie
(toni salmodici) che prevedono una forma ad arco e tre parti principali:
intonazione, corda di recita
e cadenza
.
- Salterio
- raccolta dei 150 salmi biblici
attribuiti a Davide. Nella liturgia si utilizza lo psalterium feriatum /
psalmista in cui i salmi sono distribuiti in base alla loro collocazione nelle
diverse ore dei giorni della settimana. Spesso sono presenti le relative
antifone
del tempo ordinario
.
- Sanctus
- acclamazione di origine biblica
(trisagio del profeta Isaia), dal IV secolo si canta anche nella Messa
romana dove conclude il prefazio
.
- Santorale
- la sezione di un libro
liturgico che comprende il ciclo delle feste dei santi. Nel “Proprio dei santi”
ogni formulario ha almeno un brano specifico ed esclusivo, nel “Comune dei
santi” ci sono vari formulari distribuiti per categoria (apostoli, martire,
martiri, confessore…) che si utilizzano per le feste di singoli santi per i
quali non è stato scritto un formulario specifico.
- Secreta
- preghiera che si dice alla conclusione della preparazione dei doni
(offertorio
) scelti per il sacrificio della Messa
.
- Sequenza
- canto strofico che perlopiù si canta quale prolungamento dell’Alleluia. Nella forma classica (sec.
IX-X) la sequenza prevede due strofe isolate all’inizio e alla fine, mentre
all’interno le strofe sono appaiate e sono cantate con una melodia che si ripete
in ogni coppia (a bb cc dd…z).
- Sequenziario
- raccolta di
sequenze
; esse sono distribuite secondo lo svolgimento dell'anno
liturgico
- Settimana santa
- la settimana che precede la domenica di Pasqua
e inizia con la
domenica delle Palme
.
- Settuagesima
- terza domenica prima del mercoledì delle Ceneri e dell’inizio della
Quaresima
, segna l’inizio di un
periodo di preparazione alla stessa
Quaresima. Le domeniche successive sono Sessagesima e Quinquagesima.
- Stola
- Importante insegna, che fa parte delle vesti liturgiche, è a forma di
sciarpa, portata dal sacerdote e dal vescovo sul collo.
Stola diaconale. Stola propria del diacono indossata sulla spalla sinistra.
- T
- Tabernacolo
- Luogo per la custodia dell'Eucaristia.
- Tarcisiana
- Lunga veste bianca per chierichetti, con strisce rosse a partire
dalle spalle fino ai piedi.
- Tempo ordinario
- le settimane che intercorrono tra
l’Epifania
e la
Quaresima
, e le
settimane tra Pentecoste
e l’inizio
dell’Avvento
.
- Tempo pasquale
- i cinquanta giorni tra la domenica di Pasqua
e quella di
Pentecoste
.
- Temporale
- la sezione di un libro liturgico che comprende il ciclo delle celebrazioni domenicali e dei tempi
forti, di solito a partire dalla I domenica d’Avvento
sino all’ultima
domenica dopo Pentecoste
.
- Tunica
- Camice lungo sino alle caviglie, indossato abitualmente dagli antichi
sotto il vestito. Da esso derivano il camice e la talare. Sovente i ministranti
indossano, durante la Messa, una versione moderna della tunica, tagliata a mantello.
- Turibolo
- Recipiente spesso preziosamente argentato, a cui sono fissate delle
catenelle e chiuso da un coperchio con fori. Contiene un secondo recipiente con
carboni accesi, sui quali bruciano grani di incenso.
- Turiferario
-
- Inserviente che porta il turibolo.
- U
- Ufficio
- termine utilizzato
per designare la liturgia delle Ore
.
- V
- Velo
- Panno per coprire e riparare in segno di rispetto; soprattutto da portare
sulle spalle (velo omerale), quando il sacerdote tiene l’ostensorio durante la
benedizione eucaristica solenne o durante una processione: oppure per coprire il
calice, finché rimane sulla credenza, prima che venga posto sull'altare, alla
presentazione delle offerte.
- Venerdì santo
- secondo giorno del Triduo
, ha un’importante celebrazione
pomeridiana con il canto del Passio
secondo s. Giovanni, una serie di
preghiere solenni d’intercessione, e un rito per l’adorazione della croce.
- Versetto
- unità letteraria dei libri biblici.
- Vespri
- Ora cardine della preghiera quotidiana, si celebra al tramonto. Nella liturgia
romana secolare si cantano 5 salmi
, 4 nella tradizione monastica. Nella
parte finale prevede il cantico di Maria (Magnificat
) e la preghiera del
Padre nostro
. La liturgia ambrosiana contempla nei vespri tre sezioni, la
prima della quale è costituita da una particolare liturgia della luce
(lucernario).
- Viatico
- La Comunione dei morenti, unita spesso alla celebrazione della Penitenza
e alla Unzione degli infermi.
- Z