Musica - Accompagnare - 2

                   

Questa parte raccoglie il testo.
In questa parte sono riportate le annotazioni. Su uno schermo piccolo, viene spostata sotto al testo.

Significato dei colori: titolo maggiore capitolo paragrafo esempio

Armonizzazione di una melodia senza Basso

Come costruire una triade

Per armonizzare una nota dobbiamo costruirci sopra un accordo che sia in sintonia con la nota data, ovvero che non stoni.
Quando suoniamo o cantiamo una nota, questa è in reltà l’insieme di più suoni che vibrano armonicamente in essa e con essa.
Partendo da una nota, per esempio DO, per trovare questi suoni saliremo di tre note (DO – RE – MI), eseguendo un intervallo di 3’, ed otterremo il MI. Partendo ancora da DO, saliremo di una 5’ ( DO – RE – MI – FA – SOL ) e otterremo il SOL.
Ecco l’arpeggio di cui abbiamo bisogno: DO – MI – SOL, detto anche TRIADE di do. Altro esempio: qual è la triade di SOL? E’ SOL – SI – RE, vale a dire SOL più la sua terza e la sua quinta.

Come individuare la tonalità

Nel canto ALLELUIA – SEI PAROLA controlliamo le alterazioni presenti in chiave, all’inizio del pentagramma: non ce ne sono, per questo motivo tutti gli accordi che andremo a costruire per il nostro accompagnamento non avranno nè diesis nè bemolli.
La tonalità è DO maggiore (parleremo più avanti di tonalità maggiori e minori).

Armonizzazione

E’ necessario suonare un accordo diverso per ogni nota che leggiamo sul rigo musicale? Certamente no.
Ci sono dei criteri per decidere quali note armonizzare e quali no.

Armonizzazione di un canto

Per armonizzare un canto e’ necessario avere chiaro come costruire una triade su un accordo dato e come collegarla alla successiva.
Il primo errore da evitare e’ pensare che su ogni nota vada suonato l’accordo corrispondente, o che si possa accompagnare la melodia usando per comodita’ solo gli accordi allo stato fondamentale. E’ vero che dobbiamo inquadrare gli accordi cosi’, ma poi sceglieremo i loro rivolti in base alla vicinanza o alla possibilita’ di mantenere le note comuni tra un accordo e il successivo.
(Consiglio di ripassare tutta la teoria relativa ad accordi e tonalita’ sul sito di CeP).

Nel brano che segue individuiamo prima di tutto la tonalita’ ed eventuali alterazioni in chiave.
La prima battuta e’ composta da 3 note diverse e 1 ripetuta (do, mi, sol, sol); escludiamo dunque di costruire un accordo di do sul do, uno di mi sul mi e via dicendo, ma osserviamo che queste 3 note fanno parte proprio della triade di do (maggiore, in questo caso), che e’ la tonalita’ di impianto del brano. La prima battuta e’quasi sempre da armonizzare con l’accordo della tonalita’ d’impianto.
Quindi, se io mantengo l’accordo di do maggiore per l’intera battuta, allo stato fondamentale, tecnicamente non e’ sbagliato. Ma cosi’ facendo, l’accompagnamento della sinistra risulterebbe monotono.

C’e’ un’altra alternativa.
Sul terzo tempo c’e’ un sol che potrebbe generare un accordo di sol maggiore, cioe’ l’accordo di dominante. Ricordo che la dominante e’ il V’ grado di una qualsiasi scala, mentre il I’ grado e’ chiamato tonica. Cosi’ avrei do mag per il do e il mi, e sol mag per i due sol.
E procediamo per vedere se la prima battuta funziona con la successiva.

La seconda battuta presenta un la, un si e un do.
Il la fa parte sia della triade di fa mag che quella di la min e re mag/min. Come scegliere? I criteri da usare sono dati dalle CADENZE, cioe’ la sequenza delle triadi, che non possono essere messe a caso ma in un ordine logico e strutturale.
Strutturale perche’, per esempio, la sensibile (il VII’ grado della casa) vibra nelle mie orecchie in modo tale che mi fa desiderare terribilmente la tonica... ecco alcune cadenze tra le piu’ comuni:
I – V – I
I – IV – I
I – IV – V – I
I – VI – I
I – VI – IV – V – I
I – V – VI (cadenza evitata)
Di solito il IV grado e relativa triade e’ molto attratto dal V, che va quasi sempre a risolvere sul I.
Tornando alla seconda battuta, si puo’ optare per l’accordo di fa mag che suona su la e si, e terminare con l’accordo di do mag sul do di due quarti.
E’ evidente che la melodia stessa ci trascina verso quel do alto, cioe’ il I grado. La sequenza di accordi dunque sara’ I – V – IV – I.
Volendo ancor piu’ arricchirla, possiamo armonizzare il si con un accordo di dominante, quindi un V grado con triade di sol mag, e avremo la cadenza I – V – IV – V – I, cioe’ do mag – sol mag – fa mag – sol mag – do mag.