Juste judex ultiónis,
Donum fac remissiónis
Ante diem ratiónis.
Ingemísco, tamquam reus:
Culpa rubet vultus meus:
Supplicánti parce, Deus.
Qui Mariam absolvísti,
Et latrónem exaudísti,
Mihi quoque spem dedísti.
Preces meæ non sunt dignæ:
Sed tu bonus fac benígne,
Ne percénni cremer igne.
Inter oves locum præsta,
Et ab hædis me sequcéstra,
Státuens in parte dextra.
Confutátis maledíctis,
Flammis ácribus addíctis:
Voca me cum benedíctis.
Oro supplex et acclínis,
Cor contrcítum quasi cinis:
Gere curam mei finis.
Lacrimósa dies illa,
Qua resúrget ex favílla.
Judicéndus homo reus:
Huic ergo parce, Deus.
Pie Jesu Domine,
Dona eis rcéquiem.
Amen. |
O Giudice, giusto nel punire,
concedimi il perdono
prima del giorno del giudizio.
Come un colpevole, io tremo,
e la colpa fa arrossire il mio volto:
o Dio, perdona chi ti supplica !
Tu, che hai perdonato Maria
ed esaudito il ladrone,
a me pure hai dato speranza.
Le mie suppliche non sono degne:
ma tu, buono, concedimi benigno
che io non bruci nel fuoco eterno.
Mettimi tra gli agnelli
e, separandomi dai capri,
ponimi alla tua destra.
Mentre saranno confusi i maledetti,
e condannati al fuoco divorante,
tu chiamami insieme ai benedetti.
Ti supplico umilmente prostrato,
con il cuore spezzato, come polvere:
prendi a cuore il mio destino.
Giorno di pianto sarà quel giorno,
quando dalle ceneri sorgerà
L'uomo da giudicare è peccatore:
Di lui dunque abbi riguardo, o Dio!
O pietoso Signore Gesù,
dona loro il riposo.
Amen. |